La sosta selvaggia sui marciapiedi ed i numerosi incidenti stanno costringendo di Comuni a dettare regole più severe per il noleggio: ecco cosa sta accadendo a Roma e FirenzeEconomia, Enti locali, Mobilità urbana, Trasporti
Monopattini elettrici e caos vanno a braccetto: una fotografica poco lusinghiera della Cnn ha riaperto il dibattito sulla gestione poco accorta e con poche regole dei monopattini elettrici in condivisione. Sono diffusi nelle principali città italiane, per favorire la micro mobilità sostenibile, ma se ne trovano accatastati a decine sui marciapiedi, talvolta anche sui muri di cinta, se non peggio abbandonati sulla riva del Tevere o dell’Arno. Senza considerare che nel traffico escono fuori dappertutto, fra le auto, innervosendo gli automobilisti e provocando incidenti (Per i monopattini vedi anche come cambia il codice della strada).
Una situazione sfuggita di mano con il boom post pandemia che sta per cambiare, perché i Comuni stanno preparando regole più rigide per la gestione dei monopattini in sharing: dagli stralli obbligatori a fine noleggio al casco obbligatorio per i minorenni. Ma sembra che l’improvvisa passione per i monopattini elettrici stia un po’ scemando con la graduale ripresa di quella normalità che era mancata durante la pandemia.
La Capitale pronta a darci un taglio
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, sta pensando ad un giro di vite alla circolazione selvaggia di monopattini elettrici. Fra le misure in arrivo nella Capitale la targa metallica, fotografia obbligatoria per parcheggiare, tariffa massima oraria di 12 euro, noleggio solo per maggiorenni e obbligo di iscrizione sulle App con carta di identità.
Le attuali concessioni a favore di ben 7 operatori con un parco veicoli di 14.500 unità scadranno a dicembre e si profila il rinnovi solo per 3 operatori con al massimo 3.000 mezzi ciascuno. Una riduzione di quasi un terzo dell’attuale parco veicoli che, assieme alle aree no parking ed alle nuove regole di parcheggio entro gli stralli, riporterà l’ordine sulle strade romane. Per parcheggiare occorrerà fotografare il monopattino dentro l’area parking autorizzata e spedirla all’operatore via app. Verrà poi introdotta una distanza minima di 70 metri tra o archetti dello stesso operatore, che non potrà piazzare più di 5 unità per blocco.
A Firenze riflettori puntati sulla sicurezza
A Firenze il problema sicurezza è prioritario per il sindaco Dario Nardella, che non è riuscito a far passare l’obbligo di casco per tutti, inclusi i maggiorenni, bocciato dal Tar che ha dichiarato “non competenza normativa” del Comune in relazione al ricorso presentato dalla società Bit Mobility.
Problemi di sicurezza contestati da Assosharing, l’associazione di categoria delle società della mobilità condivisa, che smentisce vi sia un’emergenza sicurezza in Italia, poiché si parla di 44 incidenti ogni 10mila monopattini in sharing e sollecita un adeguamento delle iste ciclabili e dei parcheggi dedicati, come accade nelle altre principali capitali europee.
Il monopattino elettrico perde appeal
Al di là dei problemi di gestione della mobilità condivisa, il monopattino elettrico sta perdendo appeal, dopo il boom scoppiato durante la pandemia. L’ultimo Osservatorio Findomestic sulle intenzioni di acquisto degli italiani vedono il monopattino perdere quota (-8%), dopo il boom del 2020 e la crescita a due cifre registrata nel 2021.
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