Cade oggi, 29 luglio, il 39esimo anniversario della strage di via Pipitone Federico. Nell’attentato per mano mafiosa persero la vita il giudice Rocco Chinnici, fondatore del pool antimafia, i due carabinieri della scorta, maresciallo Mario Trapassi e l’appuntato Salvatore Bartolotta, e Stefano Li Sacchi, portiere dello stabile in cui il giudice abitava.
Al civico 59 di via Pipitone Federico, si è dunque tenuta stamani una cerimonia commemorativa. Presente, tra gli altri, anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.
“Ricorre oggi il trentanovesimo anniversario della strage di via Pipitone Federico, dove morirono per mano mafiosa il giudice Rocco Chinnici, il maresciallo dei Carabinieri Mario Trapassi, l’appuntato dei Carabinieri Salvatore Bartolotta e il portiere dello stabile, Stefano Li Sacchi”. Così ha dichiarato il primo cittadino.
“Al giudice Chinnici si deve l’ispirazione che ha portato alla nascita del pool antimafia che, negli anni più bui della guerra di mafia che ha colpito anche molti servitori dello Stato, ha segnato un sensibile cambio di passo nella lotta alla criminalità organizzata. Per questa ragione, con il ricordo del sacrificio di Rocco Chinnici, magistrato lungimirante, si rinnova l’invito rivolto ai giovani tanto quanto agli amministratori locali a non abbassare mai la guardia nel contrasto alle mafie“.
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