Si potrebbe arrivare addirittura a ridurre la durata del giorno di un secondo, ma sarebbe un problema enorme per il tech, secondo Meta
C’è una costante che regola la nostra vita quotidiana, una cifra che diamo per scontata ma che in realtà è soggetta a numerose micro mutazioni nel corso del tempo: la durata di un giorno. Convenzionalmente questa è definita in 24 ore, il tempo impiegato dalla Terra per eseguire una rotazione completa sul suo asse, ma come per tutti i fenomeni naturali che riguardano il moto, questo valore non è realmente immutabile, tutt’altro.
La durata del giorno cambia continuamente, anche se ciò avviene per intervalli di tempo talmente piccoli da poter essere considerati tutto sommato trascurabili. O meglio, trascurabili se li si considera singolarmente, ma possono cominciare a diventare rilevanti se, con il passare degli anni, questi cominciano ad accumularsi e sommarsi, sino a diventare apprezzabili.
Ad esempio, lo scorso 29 giugno è stato identificato come il giorno più corto degli ultimi 70 anni, visto che la mezzanotte è scoccata 1,59 millisecondi prima del previsto, stando alle misurazioni effettuate dagli orologi atomici. Questi, infatti, hanno cominciato a tenere traccia della durata esatta del giorno sin dagli anni ’60 e ciò che è emerso in tutto questo tempo è che la durata delle 24 ore è variabile e ci permette di capire come sta cambiando il nostro pianeta.
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