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Alessandro Impagnatiello è stato condannato all’ergastolo per il femminicidio della povera Giulia Tramontano, sua compagna, incinta di sette mesi, quando è stata da lui strappata a questa terra e all’affetto dei suoi cari. Parliamo di uno dei casi di cronaca nera più efferati della nostra penisola che ha suscitato, sin dalle prime battute, un fortissimo clamore mediatico.
Tutti ricordiamo il giorno esatto in cui il castello di bugie di quest’uomo, oggi condannato, si è sgretolato, cedendo il posto ad una verità a dir poco agghiacciante. Tutto ad un tratto, da fidanzato straziato dalla scomparsa di Giulia, è divenuto il reo confesso del suo delitto e oggi è arrivata la sentenza nei suoi confronti che lo vedrà in cella per parecchi anni.
Alessandro Impagnatiello, barman in un albergo di lusso di Milano, gestore di locali prestigiosi come il Four Seasons l’Armani Bamboo Bar, è stato oggi condannato alla massima pena prevista per la giustizia italiana.
Il femminicidio di Giulia, incinta di sette mesi di un bimbo che si sarebbe dovuto chiamare Thiago, sin da quando è stato battuto dalle agenzie stampa, ha scosso fortemente la pubblica opinione, rappresentando l’ennesimo caso di una giovane donna soppressa per mano di chi sosteneva di amarla.
Subito dopo la pronuncia dell’ergastolo, è arrivata una notizia su Alessandro Impagnatiello.
Giulia Tramontano, agente immobiliare, aveva scoperto la relazione parallela del compagno con una ex collega italo-inglese 23enne, con la quale c’era stato un incontro chiarificatore proprio quel sabato pomeriggio, intorno alle 17:00…. incontro in cui le due donne si sono mostrate solidali, dopo aver conosciuto tutte le menzogne che Impagnatiello ha portato avanti con loro.
Oggi, Alessandro Impagnatiello è stato condannato all’ergastolo. Nella sentenza, pronunciata dalla Corte d’Assise di Milano, i giudici hanno riconosciuto le aggravanti della premeditazione, della crudeltà e del rapporto di convivenza, e non quella dei futili motivi.
Come riportato da fanpage.it, il barman reo confesso è stato condannato a tre mesi di isolamento e ad un risarcimento con provvisionali da 200mila euro ciascuno, verso i genitori di Giulia, e con 150mila euro a testa il fratello e la sorella dell’ex compagna cui ha tolto la vita. Oltre all’ergastolo, ha applicato altri sette anni di reclusione per l’occultamento del corpo e l’ interruzione di gravidanza non consensuale.
I carabinieri, portando avanti delle meticolose indagini, hanno fatto una scoperta da far venire la pelle d’oca: il barman, oggi condannato, avrebbe avvelenato per mesi Giulia, che peraltro aveva raccontato alla madre di avvertire un sapore strano ogni volta che beveva l’acqua, lamentando forti bruciore di stomaco.
La Tramontano, a maggio 2023 ha poi scoperto che il compagno aveva una relazione parallela con una collega, con cui la ragazza ha avuto un incontro chiarificatore proprio quel sabato, il suo ultimo in vita. Tornata a casa, è stata colpita da diversi fendenti da Impagnatiello che avrebbe poi tentato di bruciare il corpo nella vasca da bagno, sino a trascinarlo fuori dall’abitazione, per poi trasportarlo in un un box, avvolgerlo in dei sacchi neri, e buttarlo in un’intercapedine tra due garage. La perizia psichiatrica ha evidenziato un disturbo narcisistico, che non ha intaccato in nessun modo la capacità di intendere e di volere al momento del femminicidio.
L’articolo Alessandro Impagnatiello, la notizia dopo la condanna all’ergastolo proviene da Notizie 24 ore.
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Notizie 24 ore
DALL’ITALIA
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