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La vigilia degli Europei femminili 2025 è segnata dall’ansia e dalla preoccupazione per le condizioni di Aitana Bonmatí, la stella della Spagna e centrocampista del Barcellona, colpita da una meningite virale e attualmente ricoverata in ospedale. Una situazione che scuote non solo il mondo del calcio, ma anche tutto il paese, considerando il ruolo fondamentale della calciatrice nel team nazionale.
Condizioni e aggiornamenti sull’incidente A pochi giorni dall’avvio della competizione continentale, la conferma ufficiale da parte della Federcalcio spagnola e del commissario tecnico Montserrat Tomé ha sparso come un’onda d’ansia: Bonmatí, 27 anni, ha sviluppato febbre alta e malessere durante il ritiro pre-tournament. La diagnosi di meningite virale ha richiesto il suo ricovero e una terapia a base di infusioni endovenose.
«La parola meningite fa paura – ha dichiarato il ct Tomé – ma i medici ci hanno rassicurato: si tratta di una forma virale, meno aggressiva di quella batterica, e quindi la prognosi è buona». Tuttavia, i tempi di guarigione rimangono incerti, e molto dipenderà dall’evoluzione della malattia, che potrebbe richiedere giorni o settimane per un pieno recupero.
Il sostegno di Bonmatí e l’incertezza sul ruolo Nonostante le condizioni non facciano ben sperare, Bonmatí ha voluto rassicurare i tifosi: attraverso un messaggio su Instagram, ha pubblicato una foto dal letto d’ospedale, con lo sguardo assorto mentre guardava le sue compagne impegnate in un’amichevole con il Giappone. L’immagine, accompagnata da un commento di forza e speranza, ha raccolto migliaia di messaggi di affetto sui social.
L’importanza di Bonmatí per la squadra resta immutata. «Aitana è fondamentale per noi, la aspetteremo fino all’ultimo», ha ribadito il ct Tomé. Tuttavia, con il debutto fissato per il 3 luglio contro il Portogallo, la selezione spagnola si trova costretta a valutare con attenzione ogni possibile scenario, compresa una eventuale sostituzione in extremis.
Convocazione e rischi Al momento, la federazione spagnola ha deciso di mantenere Bonmatí tra le convocate, monitorando costantemente la sua condizione attraverso il team medico. Non ci sono altri casi di contagio all’interno del ritiro, e il gruppo squadra si sottopone a controlli rigorosi per scongiurare rischi di diffusione.
L’incontro della Spagna con Italia e Belgio, in programma nella fase a gironi, si avvicina rapidamente. La perdita di Bonmatí non sarebbe solo un danno tecnico, ma emotivo, considerando il suo ruolo di leader e cervo della squadra.
Un vuoto incolmabile in campo e fuori Aitana Bonmatí non è una semplice calciatrice: è la mente del centrocampo, un’icona del calcio femminile europeo, spesso ritenuta il motore e il cuore della Roja. La sua eventuale assenza rappresenterebbe un colpo durissimo, non solo per motivi tattici, ma anche psicologici, comprimendo qualità, equilibrio e carisma della squadra.
Il terzo atto di questa vicenda si gioca tra il timore e la speranza. La malattia virale, sebbene meno grave di quella batterica, ha tempi di recupero che restano un’incognita. La nazione, i tifosi e le compagne di squadra attendono con ansia notizie positive, mentre il conto alla rovescia verso l’inizio degli Europei prosegue. La sfida più grande ora è quella di superare questa emergenza e riavere Bonmatí sul campo il prima possibile.
L’articolo Sport sotto choc, la campionessa ricoverata per meningite virale: cosa rischia ora proviene da Notizie 24 ore.
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