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I lidi, le spiagge, sono tra i luoghi più gettonati della stagione estiva, in cui, complici le elevate temperature, gli italiani che possono, si rifugiano in cerca di un po’ di refrigerio. Proprio questi, diventano lo scenario di fughe di massa di bagnanti in panico, spesso, molto più di quanto si pensi.
I motivi del fuggi fuggi sono disparati, basti pensare all’arrivo di un improvviso temporale, all’avvistamento di squali, a decessi legati a malori e annegamenti che, irrompendo all’improvviso, seminano un’ondata collettiva di agitazione. Così, i presenti abbandonano tutto, ombrelloni e asciugamani compresi, scappando via.
Nei tre mesi estivi, scene come queste succedono spesso, lasciando in chi le vive un forte senso di agitazione e inquietudine. Poco fa, la stampa ci ha parlato dell’ennesimo fuggi fuggi, verificatosi per un motivo che avrebbe prodotto anche nei meno fifoni, la stessa identica reazione di quella attuata dai bagnanti in questione.
E’ accaduto su una spiaggia italiana, e in tanti, presenti in quel frangente, hanno poco dopo esternato le loro sensazioni a caldo sui social, in modo da far capire il perché si sono comportati proprio in quel modo, perdendo i lumi della ragione.
Le spiagge di Rimini Sud e Riccione, in questi giorni già molto popolate da residenti e turisti, sono state caratterizzate da un fuggi fuggi di bagnanti e il motivo è legato ad un’invasione improvvisa di meduse che ha dato il via ad una fuga rapidissima, come flash, dai lidi, presi letteralmente d’assalto ora che le temperature sono drasticamente aumentate.
La tensione, in questi casi, è legata al fatto che non si capisce a cosa sia dovuta l’invasione di questi esemplari. Effettivamente, per i malcapitati non deve essere stato bello vedere migliaia di meduse, per fortuna in gran parte già decedute o comunque innocue, trasportate a riva dalle acque marine mosse e dalle raffiche ventose di scirocco.
L’impressionante fenomeno è legato al riscaldamento rapidissimo delle acque del mare Adriatico, a cui si sono aggiunti i movimenti delle correnti. Alla fine, si ci si è trovati al cospetto di banchi di meduse spiaggiate, che si sono attaccate dappertutto, per via della loro consistenza gelatinosa. Ribadiamo che non ci sono state conseguenze in termini di salute ma di certo non è stato un bel vedere, ecco.
Le meduse non erano fortemente urticanti in quanto chi è stato sfiorato dal loro contatto, ha solo riferito di aver avuto una sensazione di bruciore, ma il solo pensiero che, qualcuno, mettendo i piedi in acqua, possa imbattersi in un esemplare, ha generato un fuggi fuggi collettivo. E’ bastato questo a far chiudere gli ombrelloni e a raccogliere i propri asciugami e oggetti personali, lasciando subito i lidi.
Proprio per evitare che la cosa degeneri nel panico, gli esperti raccomandano di non toccare mai le meduse a mani nude, allertando i bagnini o le autorità della zona se ci si imbatte in questi esemplari. Contrariamente a quanto in molti pensano, la presenza delle meduse è un segnale di ecosistema marino pulito e in salute e questo dovrebbe solo rincuorarci, non credete?
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Notizie 24 ore
DALL’ITALIA
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