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Non ci sembra vero che se ne sia andata così, come un soffione mosso dal vento ma lo è . Selvaggia ci ha lasciati. Vorremmo fosse un incubo che, al risveglio, resta tale, e ci alleggerisce il cuore.
Eppure, il destino se l’è portata via in un modo devastante. Le sue immagini, che ne ripercorrono la carriera, la vita privata, i suoi affetti, scorrono velocemente sul web mentre in tanti stanno esprimendo messaggi di cordoglio.
Sono messaggi strazianti di addio, messaggi in cui, tra lo sconcerto e lo sgomento, si rimane come pietrificati dalla notizia di un decesso che ha lasciato un grande vuoto nel panorama nazionale, di cui è stata un’indiscussa protagonista.
Una donna splendida, raffinata, elegante, di quelle che avrebbero fatto perdere la testa a chiunque, dotata di un fascino senza tempo, oltre che una straordinaria professionista che ha sempre apportato maestria in tutto ciò che ha fatto. Le sue doti sono evidenti, non c’è bisogno certo di elencarle, anche perchè non basterebbe un articolo per farlo.
Selvaggia ci ha lasciati e il mondo dello spettacolo, in lutto, si è stretto attorno ai suoi familiari. Vediamo insieme cosa è accaduto, dal momento che non ci sembra ancora vero che se ne sia andata così, come una fulmine a ciel sereno, mentre il suo bellissimo volto circola sul web, corredato da messaggi di addio.
Grazia Maria Spina, che tutti affettuosamente chiamavano Selvaggia, è venuta a mancare a 90 anni, in un istituto di Padova, dove da diverso tempo era ricoverata , dopo aver vissuto a Cortona. E’ stata un’attrice straordinaria e ha scelto di raccontarsi su un sito web che è interamente dedicato alla sua carriera e alla sua vita.
Innamorata della sua Venezia, si presentava così: “Sono un’attrice veneziana ed è forse alla mia città chiedevo la mia professione, il Teatro, e la conoscenza del veneziano mi ha aiutata molto ad interpretare con maggiore naturalezza le opere di quello che è certamente il nostro maggior commediografo, Carlo Goldoni”.
I suoi esordi in teatro risalgono a quando era giovanissima, ne Le donne gelose di Goldoni ma quella passione, nata per gioco, per la recitazione, divenne la sua vita. Difatti si iscrisse poi ad una scuola di recitazione a Bolzano, il “Carrozzone” e conobbe Vittorio Gassman, col quale debuttò al Teatro La Fenice.
Impossibile non notare la sua bellezza, il suo fascino, la sua bravura, che l’hanno portata, presto, in tv, con “La signora delle camelie” , nel ruolo di Micia, “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello, “Davide Copperfield” con Giancarlo Giannini, “Il ritorno di Casanova” da Schnitzler.
L’abbiamo vista anche sul palco del Festival di Sanremo del 1965 e nei panni di straordinaria doppiatrice. . Ha lavorato con Salvo Randone, AlbertoLionello, Aroldo Tieri, Alberto Lupo, Paolo Stoppa, Valeria Valeri, partecipando a trentatré film, tra i quali uno a lei molto caro, “Totò contro il pirata nero”. Una donna straordinaria, Grazia Maria Spina, che ha incantato tutti con i suoi lavori artisti sorprendenti per la loro modernità, sino allo straziante annuncio del suo decesso che ha lasciato un vuoto enorme nel mondo dello spettacolo nazionale.
L’articolo “Ciao Selvaggia”. Mondo dello spettacolo italiano in lutto proviene da Notizie 24 ore.
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