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Il caldo pazzesco di questi giorni rende le città delle trappole incandescenti. L’aria irrespirabile, il pericolo di malori che, nella peggiore delle ipotesi, si traducono in decessi, la cappa d’afa, rappresentano lo scenario meteo attuale, dominato dall’anticiclone africano che sta flagellando la nostra penisola ma anche parecchie altre aree del globo.
Le raccomandazioni rivolte ai cittadini provano a arginare il più possibile il numero di ricoveri e di decessi ma se di mezzo finisce un bimbo di due anni e mezzo, protagonista di una vicenda drammatica che ha scosso il mondo dell’informazione, è impossibile trattenere il pianto, così come impossibile è non immedesimarsi nello strazio dei suoi genitori.
Da quanto si apprende, il piccolo è stato dimenticato tra le lamiere roventi della vettura , in cui è stato rinvenuto, dal padre. Il caldo che , mai come in questo periodo, sta imperversando, lo ha messo nelle stesse condizioni di un topo nella tagliola. Oggi, sono in tanti i messaggi già pervenuti, redatti dagli utenti che sono rimasti raggelati dalla notizia.
E altri continuano a giungere copiosi, a riprova di quanto tutto il mondo riesca ad abbattere le distanze chilometriche, mostrandosi solidale ed empatico nei confronti dei familiari del piccolo.
Un bimbo di 2 anni e mezzo è stato dimenticato in auto con 40 gradi, ma cosa è accaduto?
Purtroppo un bimbo di due anni e mezzo è deceduto a Valls, in provincia di Tarragona, in Spagna, dopo essere stato dimenticato involontariamente dal padre, che si è recato al lavoro nella sua ditta, lasciando la sua auto, con dentro il figlioletto, nei pressi della stessa, nella zona industriale della città.
La polizia catalana si sta occupando delle indagini attorno alla scomparsa del bimbo, sebbene l’ipotesi maggiormente accreditata sia quella del decesso per un colpo di calore, alla luce delle temperature proibitive di questi ultimi giorni.
Il bimbo è rimasto intrappolato nell’auto tra mezzogiorno e le tre del pomeriggio, quindi nella fascia oraria più pericolosa in assoluto, dove si raggiungono i 36 gradi. Dopo l’allarme di un passante, che avrebbe notato il piccolo in apparente difficoltà all’interno della vettura, i soccorsi sono sopraggiunti tempestivamente.
Il padre, messo al corrente dell’accaduto, ha cercato di tirare fuori dall’abitacolo il figlioletto, portandolo in un luogo all’ombra, ma ormai purtroppo non c’era più nulla da fare. Ora sarà comunque l’autopsia a ricostruire l’esatta causa del decesso. Il padre, sconvolto, ha accusato un forte malore.
Quanto è avvenuto in questo caso, lo scorso maggio, a Linares, in Andalusia, ha visto un altro bimbo, di 20 mesi perdere la vita, dopo essere stato dimenticato in auto dal padre affidatario. L’autopsia in quel caso ha confermato che il piccolo era deceduto per un colpo di calore. La stagione estiva è iniziata da pochissimo e già pullula di queste tristi notizie che occupano, rapidamente, i siti d’informazione, facendo molto rumore per via della loro gravità. L’invito è quello ad impiegare la massima prudenza e attenzione poiché il caldo non perdona, specialmente se forte come quello di questi giorni.
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