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Una nuova tegola si abbatte sul Partito Socialista Obrero Español (PSOE) e sul governo di Pedro Sánchez, minando ulteriormente la stabilità politica del paese. Paco Salazar, figura di lungo corso all’interno del partito e membro chiave della nuova segreteria, ha rassegnato le dimissioni da segretario aggiunto del PSOE e da responsabile dell’Ufficio Analisi e Studi della presidenza del governo. La decisione arriva di fronte alle accuse di comportamenti impropri rivolte dall’inchiesta di elDiario.es, che ha evidenziato denunce di molestie sessuali e abuso di potere da parte dell’ex dirigente.
L’inchiesta e le reazioni ufficiali
L’episodio ha scosso l’ambiente politico spagnolo, creando un immediato impatto mediatico e politico. Secondo fonti interne al governo, Salazar avrebbe richiesto personalmente l’apertura di un’indagine interna e l’attivazione del protocollo anti-molestie, nel tentativo di gestire la situazione. Tuttavia, la presidenza del Consiglio ha puntualizzato che nessuna dipendente ha formalmente attivato il protocollo e che, al momento, non emergono comportamenti “offensivi o intimidatori” attribuibili direttamente al dirigente dimissionario.
Malgrado ciò, il danno politico si è fatto subito sentire. La riunione del Comitato federale del PSOE, prevista a Madrid, è stata immediatamente rinviata, mentre Pedro Sánchez si è presentato davanti ai militanti per chiedere scusa, promettendo risolutezza e azioni decise contro eventuali comportamenti scorretti: “Prenderemo in mano la situazione, come abbiamo sempre fatto. E sconfiggeremo la corruzione, sia all’interno che all’esterno della nostra organizzazione.”
Una crisi sotto il segno di scandali e sfide
Le dimissioni di Salazar assumono un significato ancora più grave in un momento già delicato per il governo. Negli ultimi mesi, infatti, vari casi giudiziari legati a ex dirigenti socialisti e figure vicine a Sánchez hanno alimentato un clima di sospetto e sfiducia. La somma di scandali ha messo sotto pressione l’esecutivo, testando la tenuta di un’alleanza fragile e già provata da crisi interne.
L’opinione pubblica e gli intellettuali di sinistra si interrogano sulla coesione del partito. Javier Cercas, tra gli scrittori più noti della sinistra spagnola, ha pubblicamente chiesto le dimissioni di Sánchez per evitare un “collasso morale” del PSOE e per contrastare l’ascesa dell’estrema destra.
Opposizioni e strategia politica
Nel frattempo, le opposizioni, in particolare Vox, hanno immediatamente sfruttato il caso Salazar per rafforzare la propria linea intransigente, rinnovando le accuse di trasparenza e legalità al governo. Il partito di estrema destra, in forte crescita nei sondaggi, sta cavalcando l’ondata di scandali per erodere ulteriormente il consenso del PSOE e della coalizione di governo.
Il premier Sánchez, per ora, adotta una linea di resistenza, cercando di contenere le conseguenze politiche. Tuttavia, ogni giorno che passa si fa sentire il peso di questa crisi, che rischia di compromettere l’immagine e la stabilità del suo esecutivo. La partita, ora più che mai, si gioca tra la volontà di riparare i danni e la pressione crescente di un’opinione pubblica scettica e di un’opposizione sempre più agguerrita.
L’articolo Scandalo nel PSOE: si dimette Paco Salazar per accuse di molestie, pressione su Sánchez proviene da Notizie 24 ore.
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