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È un periodo di grande fermento quello che sta vivendo il nuovo Papa Leone XIV, il cui nome di battesimo è Robert Francis Prevost. A pochi mesi dall’elezione, il Pontefice si trova a fronteggiare un carico di lavoro senza precedenti, tra scrittura di encicliche, impegni ufficiali e un’attiva vita personale, che sta sollevando preoccupazioni tra i suoi stretti collaboratori.
Secondo il priore generale degli agostiniani, padre Alejandro Moral, il Papa si sta sforzando di mantenere un equilibrio, anche se il ritmo serrato degli ultimi mesi comincia a farsi sentire. «Mi ha confidato che si prenderà un breve periodo di riposo a Castel Gandolfo», ha riferito Moral, sottolineando come Prevost sia impegnato nella redazione della sua prima enciclica, che dovrebbe affrontare temi cruciali come la pace, l’intelligenza artificiale, l’unità e la dottrina sociale della Chiesa. «Nonostante la stanchezza, risponde ai messaggi anche alle tre del mattino. È un uomo di grande dedizione e costanza».
Ritmi incessanti e dedizione assoluta
Determinato e instancabile, Prevost, già priore generale degli agostiniani, si distingue per il suo impegno senza pause. «Era il primo ad arrivare in cappella e l’ultimo ad uscire», ricorda Moral, evidenziando una personalità affidabile e dedita al sevizio. Ora che è Papa, questa attitudine si è acuita, con il nuovo Pontefice che continua a voler essere vicino a tutti, anche rispondendo alle comunicazioni notturne.
Castel Gandolfo come rifugio operativo
Il momento di riposo a Castel Gandolfo sarà più che altro un’occasione per “mettere a terra le forze”, riducendo gli impegni pubblici all’essenziale. Tuttavia, Leone XIV continuerà a celebrare la messa domenicale e a lavorare sulla sua enciclica, di cui ancora non è stato svelato il titolo, ma si pensa tratterà temi di grande attualità e importanza sociale.
Passioni personali e momenti di svago
Non solo impegni religiosi e politici, il Papa coltiva anche alcuni interessi che gli permettono di mantenere l’equilibrio interiore. La passione per il tennis, seppur rara, emerge come un momento di relax: «Ha giocato solo una volta in due mesi, contro il segretario don Edgar», racconta Moral. Inoltre, Leone XIV suona il pianoforte e si diletta con spartiti, dimostrando un’umanità autentica. Pochi giorni dopo l’elezione, ha anche eseguito un pezzo complesso di Béla Bartók davanti a un maestro d’orchestra in visita in Vaticano.
Prossimi passi e grandi cambiamenti
Il Papa si sta preparando ad affrontare anche un importante rinnovamento nella sua squadra di governo, previsto dopo l’estate. «Sta valutando ogni nomina con attenzione e rifletterà a lungo prima di annunciare le nuove nomine», ha detto Moral, anticipando anche alcuni impegni ufficiali inclusi in un calendario di viaggi pastorali che si prevede, dopo il Giubileo e il già annunciato viaggio in Turchia, possano rafforzare il ruolo della Chiesa nel mondo.
Un Papa sobrio, moderno e umano
Chi ha conosciuto di persona Leone XIV lo descrive come un uomo di grande sobrietà e trasparenza. «Ricordo la standing ovation di oltre dieci minuti quando lasciò l’Ordine», ha ricordato Moral, sottolineando la sua natura equilibrata e il suo approccio moderno, attento all’attualità e alle sfide del mondo di oggi.
In attesa dei grandi impegni dell’autunno, il Papa si prende il tempo per rifiatare, con la consapevolezza che le sue prossime scelte saranno decisive per il futuro della Chiesa e del mondo intero.
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