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Maria Rosaria Boccia è una figura al centro di un caso che ha scosso la politica italiana e coinvolto direttamente l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Nata a Pompei nel 1983, Boccia ha intrapreso studi in Economia, conseguendo una laurea triennale e una magistrale. Tuttavia, ha scelto di orientarsi verso altri ambiti, tra cui la moda e la medicina estetica, e ha acquisito visibilità come influencer sui social media.
Il suo nome è emerso pubblicamente nel settembre 2024, quando ha annunciato su Instagram di essere stata nominata “Consigliere per i Grandi Eventi” presso il Ministero della Cultura. Tuttavia, lo staff ministeriale ha prontamente smentito tale nomina, suscitando dubbi sulla veridicità delle sue affermazioni.
In seguito, Boccia ha pubblicato documenti e fotografie che la ritraevano in contesti ufficiali, alimentando ulteriormente la controversia. La situazione è degenerata quando sono emerse accuse di estorsione e violazione della privacy da parte di Sangiuliano nei confronti di Boccia.
La vicenda ha avuto ripercussioni politiche significative: Sangiuliano ha rassegnato le dimissioni, sebbene la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, le abbia inizialmente respinte. Successivamente, il Senato ha votato contro l’autorizzazione a procedere per il reato di peculato nei confronti dell’ex ministro.
In queste ore, la Boccia è tornata suo malgrado a far parlare di sè per delle dichiarazioni scottanti dell’ex marito. Testimone in tribunale dell’inchiesta sul caso Sangiuliano, l’uomo avrebbe ammesso di aver subito violenze.
Emilio Marco Mignogna è stato ascoltato come testimone nel fascicolo aperto dalla Procura di Roma sul caso che coinvolge Maria Rosaria Boccia, indagata per stalking e lesioni ai danni dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Nel corso dell’audizione, Mignogna ha raccontato di aver subito violenze fisiche durante il suo matrimonio con Boccia, dipingendo un rapporto coniugale segnato da conflitti. “Maria Rosaria era insistente, ho subito aggressioni ripetute“, ha dichiarato, aggiungendo: “Picchiava anche me, l’ho sposata per inganno”.
Secondo lui, i problemi sarebbero iniziati già nei primi mesi dopo le nozze, rendendo impossibile la convivenza. Il matrimonio, celebrato nel 2009, sarebbe stato accelerato da circostanze che oggi Mignogna definisce poco chiare. Nel verbale emergono diversi episodi, con l’uomo che parla apertamente di schiaffi ricevuti. Già nel 2010, dopo meno di due anni di matrimonio, decise di trasferirsi da una sorella in provincia di Salerno.
Il legame coniugale, secondo il testimone, era stato breve e tormentato: il fidanzamento durò solo sette-otto mesi e una gravidanza, poi non portata a termine, sarebbe stata secondo lui «una messinscena per affrettare le nozze». Maria Rosaria Boccia, contattata, si è limitata a ricordare di aver già denunciato il marito.
Mignogna, invece, ha scelto di non aggiungere ulteriori dettagli, limitandosi a rispondere alle domande dei carabinieri. A luglio i pubblici ministeri hanno notificato a Boccia l’avviso di conclusione delle indagini, passaggio che solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio. Staremo a vedere come si evolveranno le indagini, ma da queste prime testimonianze sembrerebbero emergere degli schemi ricorrenti nel comportamento della Boccia con i suoi ex fidanzati.
L’articolo L’ex marito di Maria Rosaria Boccia: “Picchiava anche me, a letto mi diceva.. proviene da Notizie 24 ore.
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