È morto mentre andava a scuola. Tommaso, tragedia e choc: aveva 14 anni

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Ancora sangue misto alla pioggia sull’asfalto di Osimo, in una mattina che si è trasformata in tragedia per l’intera comunità marchigiana. A poco più di due settimane dall’incidente che aveva ridotto in coma il 25enne Nicolò Bucciarelli sulla Ss16, un nuovo dramma si è consumato ieri a San Biagio, lungo la Ss361 Septempedana, dove ha perso la vita il 14enne anconetano Tommaso Bruciaferri. Il destino ha voluto che tutto accadesse poco dopo l’alba, quando la pioggia fitta aveva già reso viscido ogni centimetro di strada.

Erano le 7,40 del mattino quando Tommaso, partito da casa ad Ancona per raggiungere l’istituto Corridoni Campana di Osimo, ha affrontato la curva a destra all’incrocio tra via D’Ancona e via Montegalluccio, nei pressi del distributore Q8. In sella alla sua moto da enduro Vent 50cc, il ragazzo ha perso il controllo del mezzo, probabilmente a causa dell’asfalto scivoloso, sbandando e invadendo la corsia opposta. Proprio in quel momento sopraggiungeva un Fiat Doblò guidato da un uomo di 38 anni, diretto verso Ancona: l’impatto è stato inevitabile e violentissimo, con la moto che si è schiantata contro lo spigolo anteriore destro del furgone.

Tommaso muore a 14 anni mentre va a scuola

In pochi istanti, la scena si è trasformata in un incubo. Il corpo di Tommaso è stato sbalzato sull’asfalto e le sue condizioni sono apparse subito disperate. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Osimo e Loreto, l’automedica e un’ambulanza infermieristica, mentre dall’ospedale di Torrette decollava l’eliambulanza “Icaro”. I sanitari hanno tentato di stabilizzarlo in strada, poi la corsa contro il tempo verso il reparto di rianimazione. Ma, nonostante ogni sforzo, il cuore del giovane ha smesso di battere intorno alle 10 del mattino.

La notizia della sua morte si è diffusa rapidamente tra le vie di Osimo e Ancona, lasciando tutti sgomenti. Il suo corpo è ora all’obitorio di Torrette, a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà decidere se disporre o meno l’autopsia. La dinamica, tuttavia, appare già chiara e non vi sarebbero responsabilità a carico del conducente del Doblò, rimasto sotto choc per quanto accaduto. Come previsto dalla procedura, è stato comunque aperto un fascicolo per incidente stradale con esito mortale, al momento senza indagati.

Durante i rilievi, la viabilità è andata in tilt. L’Anas ha deviato il traffico leggero su percorsi alternativi, consentendo il passaggio solo ai mezzi pesanti, mentre le operazioni di soccorso e repertazione sono proseguite sotto la pioggia battente. Già alle 9,30, tuttavia, la circolazione è tornata regolare. In quel momento, mentre la vita riprendeva a scorrere lungo la Ss361, Tommaso lottava ancora tra la vita e la morte nel silenzio del reparto di terapia intensiva.

Dietro quella tragedia si nascondeva un ragazzo pieno di sogni e di passioni. Tommaso Bruciaferri viveva ad Ancona con la famiglia, ma era a Osimo che aveva trovato la sua seconda casa, tra compagni e amici di scuola. Dopo aver frequentato le medie Michelangelo, aveva scelto l’indirizzo tecnico Amministrazione, Finanza e Marketing all’istituto Corridoni Campana, entusiasta di cominciare la nuova avventura delle superiori. Solo poche settimane fa aveva varcato la soglia del suo nuovo istituto, ignaro che quel cammino si sarebbe interrotto così presto.

La sua vita era scandita dalle passioni: i motori prima di tutto, eredità del papà che lo aveva cresciuto tra officine e rombi di moto. Sui social scorrono le immagini di un bambino sorridente accanto a un casco, poi quelle in divisa da judoka, segno della sua dedizione anche al judo e al calcio, praticato nella squadra del Candia Baraccola. A gennaio aveva festeggiato i 14 anni, circondato dall’affetto dei genitori e della sorellina di otto anni. L’ultima torta, l’ultima foto in cui il suo sorriso raccontava solo spensieratezza e futuro.

Oggi quel futuro si è spezzato per colpa di un tratto d’asfalto bagnato, in una fredda mattina d’autunno che resterà impressa nella memoria di una comunità intera. Osimo e Ancona si stringono ora attorno alla famiglia Bruciaferri, unita nel dolore di una perdita impossibile da comprendere. Tommaso aveva solo 14 anni, ma in quei pochi anni aveva già lasciato un segno profondo, come il solco delle sue ruote sulla strada dove il destino lo ha tradito.

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