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In queste giornate di un autunno ancora troppo mite, c’è chi ne approfitta per stare all’aria aperta, per staccare la spina immerso nella natura e con placet dei raggi solari che donano il buonumore, ma, come ben noto, il meteo non smette mai di riservarci clamorose sorprese.
Il calendario segna in modo discreto l’avvicinarsi di qualcosa di inatteso. L’Italia, immersa in un tepore quasi fuori stagione, si prepara a rompere l’equilibrio consolidato.Mentre il sole proietta ancora lunghe ombre tiepide, a migliaia di chilometri di distanza, qualcosa è in subbuglio e guadagnerà rapidamente terreno, giungendo sulla nostra penisola.
Da giorni, infatti, i modelli climatici, passati in rassegna dagli esperti, hanno iniziato a tracciare una massa d’aria gelida che sta prendendo forma e che promette di mutare radicalmente lo scenario in poche ore, riportando l’intera Penisola alla realtà di fine anno.

C’è chi sostiene che questo ribaltamento di scenario sia l’ anticipo di un inverno vero e proprio, del primo vero freddo stagionale. Ma quale sarà il momento in cui la fase pienamente autunnale sarà costretta a cedere il passo, segnando un cambiamento improvviso su tutto il Mediterraneo?
In Italia sono in arrivo gelo e neve a bassa quota ma quali sono le zone interessate?

La risposta degli specialisti del clima non lascia spazio a interpretazioni sul quando e sul come. Il periodo da cerchiare in rosso sul calendario, quello in cui ci sarà un cambio completo di scenario, c’è già e promette di riservarci un assaggio del vero freddo, quello tipico del periodo invernale.
Esso inizia intorno alla metà di novembre e si estende nelle settimane successive.È in quel frangente che i segnali si faranno pienamente concreti, con l’aria fredda destinata a giungere in massa direttamente dal Polo Nord. L’impatto atteso sarà dirompente, portando un netto e repentino calo nelle colonnine di mercurio.Come ha spiegato Mattia Gussoni de Ilmeteo.it, le masse d’aria fredda di origine artica o polare marittima inizieranno a interessare con maggiore frequenza e intensità il Mediterraneo.
Questa è la dinamica climatica ritenuta responsabile di un progressivo abbassamento termico e delle prime nevicate significative. Un fenomeno che andrà a imbiancare non solo i rilievi alpini, ma anche l’Appennino.Per chi sperava in un autunno lungo e privo di sussulti, l’allarme è scattato: un gelo inatteso è ormai alle porte, pronto a portare non solo temporali, ma anche neve a quote collinari, inaugurando una fase pienamente invernale.

Mattia Gussoni ha spiegato che già intorno al 13-14 novembre potrebbero esserci i primi segnali di un concreto raffreddamento ma è doveroso precisare che, trattandosi di previsioni a medio-termine (che vanno oltre i 7 giorni), saranno ovviamente necessari i prossimi aggiornamenti anche per capire, in termini di precipitazioni. L’esperto parla di “una poderosa irruzione di aria fredda di origine artica” in grado di scivolare dapprima verso l’Europa centrale, per poi puntare l’Italia.
Le regioni centro-settentrionali c saeanno le più colpite, con “un crollo verticale delle temperature con valori termici ben sotto le medie climatiche”, e vi è il rischio di eventi meteo estremi, a causa dei forti contrasti tra masse d’aria completamente diverse”, conclude l’esperto.
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