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Il mondo del calcio piange la scomparsa di Salvatore Garritano, storico attaccante italiano e figura indimenticabile della Ternana e del Torino. La notizia, riportata dal Quotidiano del Sud, ha suscitato grande cordoglio tra tifosi, ex compagni e appassionati, nel centenario della società rossoverde.
Garritano, nato a Cosenza e prossimo ai 70 anni il 23 dicembre 2025, aveva combattuto negli ultimi anni contro una leucemia cronica aggressiva, malattia che lo aveva colpito alcuni anni fa. La sua scomparsa rappresenta una perdita dolorosa per il calcio italiano, ma anche un tributo alla sua passione, al suo talento e alla sua carriera ricca di successi.
Gli inizi e la scalata nel calcio
Arrivato in Umbria dagli inizi degli anni ’70, Garritano si mise subito in evidenza nel vivaio della Ternana, esordendo in prima squadra nella stagione 1973-1974, sotto la guida di Enzo Riccomini. Diciottenne, collezionò 19 presenze e segnò 7 gol, contribuendo alla seconda promozione consecutiva in Serie A della società rossoverde.
L’esperienza al Torino e lo scudetto
Nell’estate successiva, il Torino lo acquistò, ma lo lasciò in prestito alla Ternana per la stagione 1974-1975, in Serie A, dove disputò 18 partite e segnò 3 gol, tra cui uno proprio contro i granata. La stagione successiva, Garritano si trasferì stabilmente al Torino, diventando una delle alternative più affidabili alla coppia Graziani-Pulici.
Il suo momento di massimo splendore arrivò durante lo scudetto del Torino dei gemelli del gol, quando contribuì con un gol decisivo nel match contro il Milan, vinto 2-1 dai granata. La sua rete entrò di diritto nella storia del club, consacrandolo come uno dei protagonisti di quella stagione memorabile.
Carriera tra alti e bassi
Dopo aver vestito la maglia del Torino per altre due stagioni e aver ricevuto la convocazione nella Nazionale Under 23, Garritano proseguì la carriera tra Serie A e Serie B con Atalanta, Bologna, Sampdoria e Pistoiese, prima di scendere in Serie C con Omegna, Sorrento e Latina.
Nel 1988, a 33 anni, fece ritorno alla Ternana, contribuendo alla storica stagione in Serie C2, culminata nello spareggio di Cesena contro il Chieti davanti a 12.000 tifosi. In quella stagione, segnò 9 reti in 30 partite, dimostrando ancora grande fiuto del gol e passione per il calcio.
Dopo il ritiro e il lavoro nel mercato dei talenti
Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Garritano si dedicò al lavoro nel settore mercato, collaborando con Ernesto Bronzetti e portando in Italia numerosi campioni dalla Liga spagnola, tra cui Raducioiu, Redondo, Mendieta, Rivaldo e Ronaldinho, alcuni dei quali successivamente premiati con il Pallone d’Oro.
Un ricordo indelebile
L’ultima intervista di Garritano, rilasciata al Corriere dell’Umbria lo scorso 25 febbraio, aveva raccontato il suo lungo percorso tra calcio, passione e talento, con un occhio sempre rivolto alle sue radici e alla sua amata Ternana.
Salvatore Garritano lascia un’eredità di passione, dedizione e talento, che resterà impressa nella memoria di tutti gli appassionati di calcio. La sua scomparsa rappresenta una perdita grande, ma anche un’occasione per ricordare un uomo che ha scritto pagine importanti della storia sportiva italiana.
Ciao Salvatore, grazie per tutto.
L’articolo “Addio campione”. Il triste annuncio è appena arrivato: ha fatto la storia del calcio italiano proviene da Notizie 24 ore.
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