Roberto Benigni a Propaganda Live: “Fermatevi, la guerra è insopportabile all’animo umano”
Roberto Benigni a Propaganda Live: “Fermatevi, la guerra è insopportabile all’animo umano”
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Venerdì 13 giugno, durante l’ultima puntata stagionale di Propaganda Live su La7, Roberto Benigni ha regalato un monologo carico di emozione e denuncia, lanciando un appello forte e sincero contro la guerra e le stragi di civili, in particolare a Gaza. L’attore premio Oscar, visibilmente coinvolto e commosso, ha espresso il suo dolore e la sua indignazione di fronte alle atrocità che continuano a insanguinare il mondo.
Un grido di pace e umanità
Benigni ha aperto il suo intervento con parole dure: «Si devono fermare, è insopportabile». La sua voce si è spezzata mentre denunciava l’ennesimo massacro di innocenti, soprattutto bambini, vittime di un conflitto che sembra non avere fine. «Quando i bambini giocano alla guerra da piccoli, e uno si graffia, il gioco si ferma. Ma perché questi continuano a uccidere bambini? Che vigliaccheria è questa?», ha chiesto con rabbia. Poi, con un tono carico di dolore, ha aggiunto: «Si devono fermare, è insopportabile all’animo umano. Non sentono il grido di dolore che si leva da ogni parte del mondo?». Un silenzio carico di emozione ha avvolto lo studio, interrotto solo da un applauso lunghissimo, quasi liberatorio.
L’appello all’Europa e il richiamo a Ventotene
Benigni non si è limitato a denunciare le atrocità di Gaza, ma ha rivolto un appello anche alla responsabilità politica e morale dell’Europa. «Non c’è una vera Unione Europea. Se i Paesi fossero davvero uniti, forse questa guerra si sarebbe potuta prevenire», ha affermato, sottolineando l’incapacità dell’Europa di agire con coesione nei momenti di crisi. Ha richiamato il Manifesto di Ventotene di Spinelli e Rossi, simbolo di un’Europa federale e unita non solo economicamente, ma anche spiritualmente. «Siete la prima generazione transnazionale della storia», ha detto ai giovani, «non dimenticate la libertà, la democrazia e la pace».
Un appello universale per tutte le guerre
Benigni ha esteso il suo discorso a tutte le tragedie del mondo, chiedendo pace per Gaza, l’Ucraina e le vite perdute nel Mediterraneo. Ha ricordato come ogni conflitto e ogni morte siano ferite profonde nell’umanità intera. Ha citato le parole di Joe Biden, che dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 aveva invitato a non rispondere con altro orrore: «Invece così è stato, purtroppo», ha commentato Benigni, sottolineando l’urgenza di chiamare le cose con il loro nome e di non restare in silenzio di fronte ai crimini contro i bambini.
Un messaggio di speranza e responsabilità
Il monologo di Benigni si è concluso con un appello alla responsabilità morale di tutti: «Non si può essere neutrali davanti ai crimini contro l’umanità. È il momento di agire, di parlare, di chiedere la fine di questa barbarie». Un grido universale che invita a riflettere e a non dimenticare che la pace è un diritto di tutti, e che l’indifferenza e il silenzio sono complici di ogni guerra.
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